3 ottobre 2025 Peregrinatio Mariae dalla Santa Casa verso il Giubileo della Spiritualità mariana

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3 ottobre 2025 Peregrinatio Mariae dalla Santa Casa verso il Giubileo della Spiritualità mariana

“Maria ci porta la speranza” queste alcune parole di Mons. Nazzareno Marconi, Vescovo di Macerata e Presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana, che oggi, 3 ottobre, ha presieduto la S. Messa, al Santuario della Santa Casa, della partenza della Peregrinatio Mariae che da Loreto porterà l’Effige della Beata Vergine a toccare le diocesi dell’antica via lauretana, quale segno di speranza e di pace verso il Giubileo della spiritualità mariana che si celebrerà a Roma il prossimo 12 ottobre. L’evento giubilare promosso dalla Regione Ecclesiastica Marche e organizzato dalla Fondazione Giustiniani Bandini in collaborazione con il Tavolo di Concertazione per il Recupero e la Valorizzazione della Vita Lauretana e tutte le diocesi lungo il percorso, è un’occasione per vivere, come ha più volte ricordato Mons. Marconi nella sua omelia, il pellegrinaggio che Maria fece, dopo l’annuncio dell’angelo, uscendo dalla sua casa, oggi custodita a Loreto, per visitare la cugina Elisabetta.

Simone Longhi, Direttore del progetto “Cammini lauretani”, all’inizio della celebrazione Eucaristica, dopo aver rivolto un deferente ringraziamento all’Arcivescovo di Loreto Mons. Fabio Dal Cin, alla Delegazione Pontificia e alla comunità dei frati cappuccini per l’accoglienza, ha spiegato il significato di questo gesto di devozione, dove la Sacra Effige viaggerà per dieci giorni fino ad arrivare a Roma il 12 ottobre dove verrà benedetta dal Santo Padre nel giorno del Giubileo della spiritualità mariana.

Il significato di questo gesto di devozione e fede che incontrerà moltissimi fedeli lungo il percorso è stato riassunto da Mons. Marconi nella sua omelia “dobbiamo ritornare al Vangelo dell’Annunciazione, tornare a questa casa di Loreto perché in questa casa l’angelo è entrato, in questa casa Maria ha ricevuto nel suo seno Gesù che ha iniziato a crescere in lei.” Ma il gesto della Peregrinatio non rappresenta solo un “viaggio” di una sacra effige tra i paesi e le nostre chiese: è molto di più. Nella Santa Casa, Maria non ha solo ricevuto l’annuncio angelico, ma ha deciso di uscire e mettersi in viaggio per andare dalla cugina Elisabetta e portare Gesù, portare la speranza nella casa di una donna che, in attesa del primo figlio non più in giovane età, come tutte le mamme era preoccupata di questa nascita, di questa gravidanza tanto attesa e non più sperata. “Elisabetta, questa donna, che attende un nuovo segno di vita, tra tante paure, mi sembra il mondo di oggi. Somiglia a tanti di noi. Quanto abbiamo bisogno di speranza. E cosa fa Maria? Da questa Santa Casa con Gesù nel cuore va in pellegrinaggio. Il vangelo ci dice che Maria si mise in cammino verso la casa di Elisabetta e come arriva nella casa di Elisabetta porta l’annuncio e la speranza. Questo è quello che accadrà con questo gesto della Peregrinatio: la Madonna parte da Loreto portando Gesù. La Madonna giungerà ed ogni persona che l’accoglierà vivrà l’esperienza di grazia di Elisabetta”

Ha concelebrato insieme a Mons. Marconi, Mons. Giancarlo Vecerrica, Vescovo Emerito di Fabriano Matelica, l’ideatore della Macerata Loreto, questo pellegrinaggio nella notte che ogni anno, nel secondo fine settimana di giugno, porta a Loreto, alla Santa Casa, alle prime luci dell’alba, migliaia di pellegrini da tutta Italia e dal mondo per l’incontro con la Madre. Venti le tappe di questo straordinario percorso che unirà le regioni delle Marche, Umbria e Lazio e che ha coinvolto non solo le diocesi ma anche i vari comuni nella volontà di offrire a tutti un momento di sosta spirituale e di sincero affidamento alla Vergine Lauretana.

Articolo di Ugo Bogotto e Diletta D’Agostini